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Il Circolo di Lettura 2022: La parola ebreo di Rosetta Loy (Einaudi 1997)

La parola ebreo di Rosetta Loy(Einaudi 1997).   
Lunedì 11 aprile, ore 18.   
Incontro gestito online tramite il programma per videoconferenze Zoom.   
I posti disponibili sono limitati. Per partecipare inviate un messaggio a: library.icilondon@esteri.it   

La nuova serie di incontri del Circolo di Lettura del 2022 si apre a romanzi che si ispirano e parlano di eventi storici recenti ma lo fanno con soluzioni narrative diverse tra loro: dalla pura finzione fino a personaggi di finzione che interagiscono con personaggi storici; dal reportage di eventi alla storia personale e familiare. Romanzi differenti per respiro, stile e contenuto ma che si prestano ad aprire discussioni sulla letteratura e sul modo di riscrivere la storia.

«Un ammirevole esame di coscienza». Cesare Segre

Era il 1938 quando Mussolini avviò la campagna antisemita, prima fase di un dramma che avrebbe coinvolto milioni di persone. La parola ebreo di Rosetta Loy ci riporta al clima degli anni in cui la sua famiglia, cattolica, e una certa borghesia italiana, anche se non apertamente schierata con il fascismo, accettarono le leggi razziali senza avere coscienza della tragedia che si stava compiendo. La bella casa romana, le vacanze in montagna, i ricordi dolci di una infanzia innocente si affiancano ad altri ricordi più inquietanti che affiorano a poco a poco nei volti e nelle figure di persone improvvisamente diventate “altre” per decreto e per questo perseguitate. L’autrice ritrova i segni misteriosi e ambigui di quella quotidianità vissuta al riparo della storia e si insinua nelle pieghe dei fatti raccontando, con l’aiuto di lettere, dichiarazioni, discorsi, i passaggi cruciali di un periodo in cui nessuno, tanto meno la diplomazia vaticana, soprattutto nella persona di Pio XII, è stato capace di opporsi alla follia nazista. Rosetta Loy disegna i contorni di quella “zona grigia” in cui memoria individuale e memoria collettiva sinistramente si sovrappongono, scoprendo i nodi di un dilemma storico e morale di intatta attualità.

Rosetta Loy, nata a Roma nel 1931, rientra nel gruppo dei grandi scrittori appartenenti alla generazione degli anni ’30.
Ha esordito con il romanzo La bicicletta (1974), vincitore del premio Viareggio, Nelle opere successive, Le strade di polvere (1987), Sogni d’inverno (1992), Cioccolata da Hanselmann (1995), Nero è l’albero dei ricordi, azzurra l’aria (2004), La prima mano (2009), una scrittura limpida, essenziale, concreta le consente di riscoprire ogni volta i temi preferiti: l’amore, la morte, la guerra, i bambini. Nel 2013 ha pubblicato Gli anni tra cane e lupo, racconto che ripercorre la storia d’Italia dal 1969 al 1994, mentre è stato edito nel 2016 il testo autobiografico Forse, e nel 2018 Cesare, biografia del critico letterario C. Garboli. Nel 2017 è stata insignita del Premio Campiello alla carriera.