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Il Circolo di lettura – La letteratura e il mondo del lavoro: Ipotesi di una sconfitta, di Giorgio Falco

ATTENZIONE! Date le circostanze eccezionali che stiamo attraversando a causa della pandemia dovuta al COVID 19, per motivi di sicurezza, l’incontro non avrà luogo presso la Biblioteca del nostro Istituto, come di consueto, ma sarà gestito online, tramite il programma per videoconferenze ZOOM.

In questa nuova serie di incontri del nostro circolo di lettura, condotta da Paolo Nelli, leggeremo e discuteremo romanzi che si sviluppano a partire da situazioni lavorative. La letteratura che affronta il tema del lavoro è ovviamente vastissima ma noi, come nelle serie precedenti, ci concentremo su romanzi pubblicati in anni recenti.

I posti disponibili sono limitati. Per partecipare inviate un messaggio a: library.icilondon@esteri.it

 

Ipotesi di una sconfitta, di Giorgio Falco

IL LIBRO: ha suscitato grande interesse, vincendo nel 2018 il Premio Napoli e il Premio Pozzale Luigi Russo e nel 2019 risultando finalista al Premio Bergamo e vincendo il Premio Biella Letteratura e Industria. Inserendosi in una grande tradizione letteraria che va da Volponi a Ottieri a Bianciardi, Giorgio Falco scrive un magnifico romanzo sul lavoro, che da narrazione epica diventa cronaca del fallimento.

LA TRAMA: da bambino Giorgio Falco amava la divisa da autista degli autobus, che il padre indossava ogni giorno per andare al lavoro, tanto che a Carnevale voleva vestirsi come lui, anziché da Zorro, chissà se per emularlo o demolirlo.Questo romanzo autobiografico non può che cominciare cosí, con la storia del padre: solo raccontando l’epopea novecentesca del lavoro come elevazione sociale, come salvezza, Falco ne può testimoniare il graduale disfacimento, attraverso le proprie innumerevoli esperienze professionali, cominciate durante il liceo per pagarsi una vacanza mai fatta. Operaio stagionale in una fabbrica di spillette che raffigurano cantanti pop, il papa e Gesú, per 5 lire al pezzo. Venditore della scopa di saggina nera jugoslava, mentre in Jugoslavia imperversava la guerra. Aspirante imprenditore di un’agenzia che organizza «eventi deprimenti per le élite». Redattore di finte lettere di risposta ai reclami dei clienti. Una lunga catena di lavori iniziati e persi, che lo conduce alla scelta radicale di mantenersi con le scommesse sportive. È la fine, o solo l’inizio. Perché questa è anche la storia – intima, chirurgica, persino comica – di un lento apprendistato per diventare scrittore. E di come possa vivere un uomo incapace di adattarsi.

«Mi sentivo convalescente, ma non ero deluso dal lavoro. Soffrivo, dall’età di diciassette anni, di una nevrosi politica ed economica, piú che individuale».

Giorgio Falco è nato nel 1967. Pausa caffè, il suo libro d’esordio uscito per Sironi nel 2004, ha avuto una grande accoglienza critica. Per Einaudi Stile libero ha pubblicato L’ubicazione del bene (2009), La gemella H (2014) e Ipotesi di una sconfitta (2017), vincitore del Premio Napoli per la sezione Narrativa 2018

 

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