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Circolo di lettura – Incontri primaverili: “L’arte del racconto”

In questo nuovo ciclo di tre serate – condotto dallo scrittore Paolo Nelli – discuteremo di racconti, un genere che, a detta degli editori, soffre di un calo di interesse da parte del grande pubblico. Lo faremo affrontando le opere di tre autori distanti tra loro nel tempo e anche stile. In comune hanno il fatto di aver usato il racconto come strumento letterario per esplorare la realtà, il loro tempo e i sentimenti. Con soluzioni narrative differenti e fortemente caratterizzate, rappresentano la grande forza di sintesi letteraria e potenza evocativa che possono avere le storie brevi. Andremo a ritroso nel tempo.

Terzo incontro:

SILLABARI / GOFFREDO PARISE
Adelphi, 2009, 8ª edizione
(gli Adelphi, 348) pp. 359

I Sillabari, da molti considerati il vero capolavoro di Goffredo Parise, sono una serie di racconti brevi dedicati a sentimenti umani “essenziali” che, disposti in ordine alfabetico, compongono una sorta di dizionario.
I primi racconti, da “amore” a “famiglia”, uscirono sul “Corriere della sera” fra il 1971 e il 1972. Una seconda serie fu pubblicata fra il 1973 e il 1980 e nel 1984 i due Sillabari furono riuniti in un unico volume.

…Nei racconti dei Sillabari appaiono dunque molti personaggi diversi; ma siano essi donne o studenti o poeti o bambini, siano spavaldi o timidi, prepotenti o mansueti, lupi o sagnelli, nelle loro diverse fisionomie c’é sempre qualche tratto che li rende rassomiglianti l’uno all’altro. Essi sono tutti molto ingenui, pieni di fiducia nella vitae e nelle proprie risorse; ma c’é il loro sempre anche una incertezza, una diffidenza, un sospetto. E c’é il loro sempre qualcosa di ansioso e avido, un’attesa febbrile mescolata ad una profonda, intima indifferenza. Il loro sguardo é attento, minuzioso e meticoloso, ma anche nello stesso tempo, svagato e distratto. Il loro passo é rapido nell’avanzare verso uno scopo ma anche intimamente indolente, strascicato e randagio. Il loro passo é anche, nella sua scattante frettolosita mescolata a un profondo ozio, un passo quanto mai vigile, cauto e circospetto. Essi hanno nei loro visi, il roseo fervore dell’adolescenza e insieme le rughe dell’etá matura. Possono essere dei ladri e dei predatori ma sono in veritá essenzialmente dei mendicanti. Possono avere madre o genitori ma sono essenzialmente degli orfani. Possono avere un’ esistenza solida con casa matrimonio e figli ma sono essenzialmente dei fuggiaschi. Di simili molteplici mescolanze e contrasti sono fatti i personaggi dei racconti di Parise, quelli del Sillabario numero 1 e quelli del Sillabario numero 2. Di simili mescolanze e contrasti é fatto il loro fascino, e li innalza al disopra dei singoli episodi che possono essere a volte marginali e tenui…

Natalia Ginzburg (estratto da una postafazione a Sillabari n.2 edito da Mondadori nel 1982)

Goffredo Parise comincia a scrivere collaborando con giornali come L’Alto Adige, L’Arena, il Corriere della Sera. Nel 1950 appare il suo primo romanzo, Il ragazzo morto e le comete, pubblicato dall’amico Neri Pozza ma stroncato dalla critica. Nel 1953 è la volta de La grande vacanza accompagnato questa volta da una lusinghiera recensione di Eugenio Montale sul Corriere della Sera e definito da Carlo Bo nel 1968 “autentica poesia”.

È Leo Longanesi ad incoraggiarlo a continuare a scrivere: arriveranno Il prete bello (1954); Il Fidanzamento (1956); Amore e Fervore (1959) e molti altri tra scritti, romanzi , saggi poesie e racconti.

La bravura del Parise giornalista emerge da alcuni reportage di viaggio, come Cara Cina (1966), Due o tre cose sul Vietnam (1967) e il libro dedicato al Giappone L’eleganza è frigida (1982).
L’intera opera di Parise è raccolta nei Meridiani, prestigiosa collana Mondadori.

Paolo Nelli, nato nel 1968, vive a Londra. Ha fatto diversi lavori e ora insegna Lingua e Cultura italiana al King’s College. Ha pubblicato racconti e romanzi, tra i quali il suo primo La fabbrica di paraurti Golden boot (2012) e il recente Trattato di economia affettiva (2018).

Per informazioni e prenotazioni: library.icilondon@esteri.it / 020 7396 4425

 

  • Organizzato da: IIC Londra