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“Trema la notte” e “Matrescenza”

terranpova jones

Nadia Terranova e Lucy Jones all’Istituto di Cultura

Serata al femminile all’istituto Italiano di Cultura di Londra, diretto da Francesco Bongarrà, grazie alla presenza delle due autrici Nadia Terranova e Lucy Jones, in conversazione con la giornalista Rosie Goldsmith. “Mi interessa molto esplorare i personaggi femminili nei miei libri, in tutte le loro forme – ha detto la Terranova, in libreria nel Regno Unito con il recentissimo The Night Trembles pubblicato da Seven Stories, versione inglese, nella traduzione di Ann Goldstein, di Trema la notte – dalla madre dell’undicenne Nicola, una donna violenta che abusa del figlio con l’intento di salvarlo dal diavolo, alla giovane Barbara che spera di sfuggire al matrimonio combinato con un uomo che non ama”. Sullo sfondo di queste storie, il devastante terremoto del 1908, che rade al suolo le citta’ di Messina e Reggio Calabria e regala ai protagonisti del libro la tanto agognata libertà.

“Anch’io sono cresciuta in un ambiente molto al femminile – ha continuato la Terranova – mio padre  è mancato molto presto e sono sempre stata con mia madre. E voglio promuovere e far conoscere la scrittura femminile, di quelle autrici che sono oggi dimenticate, ad esempio Letteria Montoro, che nel suo romanzo storico Maria Landini, accostato per importanza addirittura ai Promessi Sposi,  racconta la storia di una donna ribelle che lotta per mantenere la sua libertà, o Laura Di Falco, finalista al Premio Strega nel 1976 e poi caduta nel dimenticatoio”.

Anche Lucy Jones, che con il suo Matrescenza ha indagato e raccontato, partendo dalle sue stesse sensazioni durante la gravidanza e poi la nascita della figlia, i profondi cambiamenti fisici, psicologici, cognitivi, neurologici, sociologici ed esistenziali che la donna attraversa quando aspetta un figlio e poi dopo la nascita, vuole esplorare l’essere donna ma, dice, “vorrei che il mio libro si rivolgesse a tutti, uomini e donne. Provo sempre un certo fastidio quando mi capita di vederlo relegato nello scaffale femminile delle librerie”.