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Elena Ferrante: A Celebration!

ferranye hatchards

A dieci anni dalla pubblicazione del Quartetto Napoletano, un evento per celebrare il grande successo dell’autrice italiana nel mondo

Il “Quartetto Napoletano” compie 10 anni: la storia delle due amiche d’infanzia, Elena e Lila, ha catturato il mondo e fatto di Elena Ferrante un vero e proprio caso letterario: non a caso il New York Times ha posto “L’amica geniale”, il primo volume del quartetto, in testa alla classifica dei  libri più importanti degli ultimi 100 anni. Europa Editions, editore della Ferrante in UK, che per l’occasione ha pubblicato uno speciale cofanetto comprendente tutti e 4 i libri, ha voluto festeggiare questo anniversario insieme all’Istituto di Cultura, con un altro quartetto, altrettanto prestigioso: l’autrice Margaret Drabble, le scrittrici e giornaliste Natasha Lehrer e Catherine Taylor, e la giornalista Rosie Goldsmith, che si sono riunite da Hatchards Piccadilly, la più antica libreria di Londra, per una conversazione su Elena Ferrante e i suoi meravigliosi libri. “Un successo incredibile – ha esordito la Goldsmith – ho letto i libri con foga, ne ero praticamente ossessionata “, un sentimento riecheggiato dalle altre speakers, che hanno ricordato la sensazione di non riuscire a staccarsi dalle pagine e l’ansia dell’attesa del prossimo libro. “La Ferrante mi ha intrigata da subito – ha ricordato Margaret Drabble – soprattutto per la descrizione della sessualità adolescenziale, in un modo a cui non ero abituata, perché nessuno credo lo avesse fatto prima di lei. Poi, rileggendola a distanza di anni – ha continuato – ne ho notato e appprezzato altri aspetti, come ad esempio il quartiere napoletano in cui si svolge la storia, una zona povera a violenta, come anche il linguaggio usato per descriverlo, e la narrazione di 60 anni di storia italiana, dal dopoguerra agli Anni di Piombo e oltre”. “Quando ho letto la Ferrante per la prima volta, per una recensione per il TLS, ne sono rimasta assolutamente colpita e affascinata – ha detto Natasha Lehrer – e quando ancora non era conosciuta, anni prima della Ferrante Fever, la raccomandavo a tutti i miei conoscenti. Ho riscoperto grazie a lei la gioia di leggere per piacere, del perdersi in un libro”. “ Sebbene i libri descrivano un mondo molto diverso da quello in cui sono cresciuta – ha aggiunto Catherine Taylor – me ne sono comunque sentita parte. Questo il genio della Ferrante”. Inevitable l’accenno all’identità, segretissima, di Elena Ferrante: “Meglio così – ha rimarcato Catherine Taylor – l’anonimato le ha dato la possibilità di scrivere quello che vuole”. Moltissime donne, nell’affollata saletta di Hatchards, tutte appassionate lettrici della Ferrante. Solo i due uomini presenti hanno confessato di non aver mai letto nulla di lei. E dopo questa serata, ha chiesto la Goldsmith, prenderanno in mano i  suoi libri? “Assolutamente sì”.