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Marzia Migliora: Seven Imaginative Exhibitions

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IIC Londra è lieto di ospitare Marzia Migliora e il lancio del suo primo monografico Marzia Migliora. Seven Imaginative Exhibitions 1993-2024.

Curato da Anna Cestelli Guidi e Matteo Lucchetti e pubblicato da Nero in un’edizione bilingue (italiano e inglese), il libro è realizzato con il supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura come parte del programma Italian Council (12ª edizione, 2023). Racchiude oltre trent’anni di produzione dell’artista e include testi e mostre curate da: Diana Campbell, Anna Cestelli Guidi, Francesca Comisso e Nicoletta Leonardi, Maja e Reuben Fowkes, Matteo Lucchetti, Adrian Piper e Andrea Viliani; e contributi di Eva Brioschi, Emanuele Coccia, Marzia Migliora, Elena Pugliese, Davide Quadrio e Vandana Shiva.

Il libro verrà presentato in anteprima a Londra mercoledì 30 ottobre presso l’Istituto Italiano di Cultura, con una conversazione tra Marzia Migliora (artista), Anna Cestelli Guidi e Matteo Lucchetti (curatori del libro), Maja e Reuben Fowkes (autori) e Carolina Lio (direttrice di Looking Forward Art Projects).

Concepito come un libro concettuale in cui il corpus delle opere viene reinterpretato attraverso sette temi ricorrenti nella pratica di Marzia Migliora, il libro consiste in sette mostre su carta, ognuna curata da curatori diversi che le hanno immaginate in luoghi emblematici della biografia dell’artista, configurando così una geografia emotiva personale che attraversa l’Italia — dalla sua città natale Alessandria alle miniere di sale in Sicilia. Le mostre sono informate da temi come la ruralità, il museo come luogo di classificazione, dispositivi per la visione e la percezione della realtà, costruzione di comunità, estrattivismo, oppressione patriarcale e infine metamorfosi interspecie legate al passaggio tra la vita e la morte.

Riguardo al processo di selezione delle opere, i curatori del libro, Cestelli Guidi e Lucchetti, dichiarano: “Per evidenziare l’evoluzione e l’eclettismo formale delle opere — dalla fotografia alla performance, passando per video, installazioni, disegni e collage — abbiamo deciso di mantenere un approccio cronologico all’interno di ogni mostra immaginaria, coprendo i tre decenni in questione. Ogni mostra inizia con immagini tratte da opere fotografiche inedite degli anni ’90, selezionate dall’ampio archivio dell’artista, e si conclude con progetti installativi recenti.” Sulla scelta del titolo, specificano: “Abbiamo chiamato le mostre immaginifiche piuttosto che semplicemente immaginarie perché, accostando opere di contesti e momenti diversi della pratica dell’artista, sono in grado di generare nuove immagini e visioni di questi ‘primi trent’anni’ della carriera di Marzia Migliora.”

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