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Figlie del padre. Passione e autorità nella letteratura occidentale

Presentazione del libro di Maria Serena Sapegno
L’autrice sarà in dialogo con Abigail Brundin

La storia della letteratura è ricca di autori che hanno indagato il rapporto tra i padri e le loro figlie, spesso dando una voce al punto di vista di queste ultime, come hanno fatto Sofocle con Antigone, Shakespeare con Cordelia o Philip Roth con Merry in Pastorale americana
Eppure, c’è stato un momento in cui le figlie dei padri hanno rivendicato la propria voce: come mostra Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé, infatti, la modernità illuminista ha rappresentato una cesura e ha spinto le donne del ceto medio – una per tutte Jane Austen – a scrivere in prima persona.
In questo volume, Maria Serena Sapegno racconta la storia di una relazione naturale ma anche simbolica, densa di arcaiche ambiguità, rivolgendosi alle scrittrici e agli scrittori che di questo rapporto hanno fatto il cuore della propria indagine umana ed esistenziale, da Jane Austen a George Eliot, da Virginia Woolf alle donne del ’68.

Evento in inglese

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Maria Serena Sapegno ha condotto numerose ricerche in Inghilterra presso il Warburg Institute, la British Library e l’Università di Oxford. Si è occupata del pensiero politico-utopico del Rinascimento (Machiavelli, Guicciardini, More, Campanella), del romanzo italiano tra XVIII e XIX secolo, della costruzione dell’identità italiana e della cultura nazionale nella storiografia letteraria.
Ha lavorato a lungo sulla letteratura femminile contemporanea e moderna, con una particolare attenzione a Vittoria Colonna. Nell’ambito degli studi di genere, dal 2000 organizza il Laboratorio di Studi Femministi “Sguardi sulle differenze”, dedicato allo scambio e alla cooperazione tra diverse generazioni di donne, con relatori provenienti da numerose università e istituzioni italiane ed europee.

Abigail Brundin è specializzata in letteratura e cultura del Rinascimento in Italia nella prima età moderna. È autrice di numerosi saggi con un’attenzione particolare per la poetessa Vittoria Colonna, di cui ha tradotto i Sonetti per Michelangelo (2005) e sulla quale ha scritto il saggio Vittoria Colonna and the Spiritual Poetics of the Italian Reformation (2008). La sua pubblicazione più recente è The Sacred Home in Renaissance Italy (2018). È docente presso l’Università di Cambridge dal 2002, è fellow del St Catharine’s College e Presidente della Facoltà di Lingue medievali e moderne.